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La CSR in Europa: le tappe principali

L'impegno dell'Unione europea sul tema della responsabilità sociale risale al 1993, quando Jacques Delors, allora Presidente della Commissione europea, si rivolse alle imprese affinchè utilizzassero le loro risorse e talenti per affrontare i problemi strutturali dell'Unione europea, soprattutto per quanto riguardava la disoccupazione e l'esclusione sociale.

Da allora, le principali tappe che hanno segnato lo sviluppo del dibattito europeo sul tema sono state:

1996

Lancio dello European Business Network for Social Cohesion (EBNSC), che diventerà CSR Europe nel 2000 con l'obiettivo di agire come piattaforma per lo scambio e la cooperazione tra imprese e stakeholders;

2000

Strategia di Lisbona 2010: il cui obiettivo era di fare dell'Unione europea l'economia della conoscenza pi competitiva e dinamica entro il 2010. La responsabilità sociale occupa un ruolo predominante all'interno della Strategia: Il Consiglio europeo rivolge un particolare appello al senso di responsabilità sociale delle imprese in materia di buone prassi concernenti l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, l'organizzazione del lavoro, le pari opportunità, l'inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile;

2001

Pubblicazione del Libro Verde: Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese 2002, con l'obiettivo di Òlanciare un ampio dibattito sui modi nei quali l'UE potrebbe promuovere la responsabilità sociale delle imprese a livello sia europeo che internazionale, e in particolare su come sfruttare al meglio le esperienze esistenti, incoraggiando lo sviluppo di prassi innovative, migliorando la trasparenza e rafforzando l'affidabilità della valutazione e della convalida delle varie iniziative realizzate in Europa. Il documento propone un approccio basato su partnership più strette nell'ambito delle quali tutti gli interessati hanno un ruolo attivo da svolgere;

Lancio della Strategia dell'Unione europea per lo sviluppo sostenibile, che definisce lo sviluppo sostenibile come la capacità di soddisfare i bisogni dell'attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere alle loro; secondo tale accezione, lo sviluppo sostenibile si fonda su quattro pilastri: economico, sociale, ambientale e governance mondiale;

2002

Creazione del CSR Multi-Stakeholder Forum formato da imprese, organizzazioni imprenditoriali e reti, sindacati, e rappresentanti della società civile con l'obiettivo di promuovere l'innovazione e la trasparenza nelle pratiche di responsabilità sociale;

2006

Comunicazione della Commissione Europea: Il partenariato per la crescita e l'occupazione: fare dell'Europa un polo di eccellenza in materia di responsabilità sociale delle imprese. Nella Comunicazione si enfatizza in particolare la necessità di promuovere la responsabilità sociale sotto diversi aspetti: sensibilizzazione, scambio di buone pratiche, sostegno delle iniziative multistakeholders, collaborazione con gli stati membri, informazione rivolta ai consumatori e trasparenza, ricerca, educazione, piccole e medie imprese, dimensione internazionale della responsabilità sociale. Inoltre si evidenzia che la responsabilità sociale importante per tutte le imprese, sia per le multinazionali sia per le piccole e medie imprese;

2010

La Strategia 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva evidenzia l'impegno per rinnovare la strategia UE per promuovere la responsabilità sociale come elemento chiave per assicurare nel lungo termine la fiducia dei lavoratori e dei consumatori.

L'approccio adottato dall'Unione Europea per quanto riguarda la responsabilità sociale quello della Triple Bottom Line (triplo approccio: persone, pianeta, profitto) che sostiene che per raggiungere la sostenibilità necessario minimizzare l'impatto sull'ambiente e agire in conformità alle aspettative di natura sociale.

Tra i principali temi legati alla responsabilità sociale in Europa, ci sono:

  • la promozione del reporting e della trasparenza di informazioni ambientali, sociali e legate alla governance;
  • il supporto e l'influenza di strumenti internazionali di responsabilità sociale;
  • la promozione del settore economico e dei diritti umani coerentemente con i principi promossi dal Rappresentante speciale su business e diritti umani delle Nazioni Unite.